Achammer ad Europa Novacella con Confesercenti: “Ripensare gli affitti Ipes”

Passeggiata con i vertici di Confesercenti per l’assessore provinciale. L’associazione di categoria chiede una politica di agevolazione per il commercio di vicinato nei locali sfitti dell’Ipes 

Una passeggiata nel rione per analizzare e comprendere quanto il commercio di vicinato sia determinante anche per Bolzano. L’assessore provinciale Philipp Achammer ha fatto visita alla sede di Confesercenti in via Roma concedendosi poi un giro nel quartiere accompagnato dalla presidente Elena Bonaldi e dal direttore Mirco Benetello. “Abbiamo voluto considerare alcune priorità dei nostri negozi toccandoli con mano” le parole del secondo. 

Il nodo degli affitti Ipes

Il gruppo, in particolare, si è soffermato in via Dalmazia davanti ai locali dell’ex pasticceria Zanolini. La proprietà è di Ipes e il destino noto da mesi: chiusura e vuoto. “Il ruolo che Ipes può fare è molto importante. Regolare i propri affitti nella zona in modo da rendere i locali accessibili e attrattivi è la prima rotella di un meccanismo di attivazione del commercio in queste strade. È politica sociale anche quella. Lo abbiamo spiegato ad Achammer e presto chiederemo all’Istituto un incontro per trovare insieme delle strategie che possano essere più efficaci. Conviene sia al quartiere sia al commercio di vicinato sia alla stessa Ipes che, al momento, da queste proprietà non incassa nulla. Quindi, di riflesso, anche alla Provincia. È un lavoro che ci impegna tutti ma può gratificare tutti”. 

Il mercato e la Direttiva Bolkenstein

Il dialogo si è poi concentrato sul tema dei mercati e delle relative concessioni. “Come Confesercenti – continua Benetello – abbiamo messo in ponte alcune iniziative significative per la valorizzazione dei mercati degli ambulanti che sono una ricchezza culturale e sociale sia per le città sia per i paesi. Oltre a questo ci siamo confrontati con l’assessore sulle preoccupazioni che porta con sè la Direttiva Bolkenstein che imporrà la riassegnazione di tutte le concessioni attraverso gara pubblica. Potrebbe sconvolgere la geografia storica del mercato”.

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