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Saldi ritardati, nel 50% dei negozi bolzanini promozioni già avviate

All’avvio dei saldi in tutta Italia si è generata una situazione kafkiana in Alto Adige. Bonaldi (presidente Confesercenti): “Più della metà dei negozi hanno iniziato con le promozioni interne. Spostare l’inizio al 19 luglio è una scelta che sta danneggiando tutti”

C’era da aspettarselo. Nelle scorse settimane l’associazione di categoria Confesercenti e molti negozianti avevano messo in guardia: “Spostare la data di inizio dei saldi dal 6 al 19 luglio è un boomerang rischioso per molte aziende che hanno importanti rimanenze di magazzino e poca liquidità”. Scostarsi dalla data nazionale crea una logica frattura di comunicazione e marketing tra quello che i consumatori si aspettano e ciò che trovano per le strade delle città altoatesine. Turisti compresi. Insieme alla sorpresa di non trovare i saldi anche a Bolzano o a Merano ecco che presto ci si accorge che, in realtà, molte delle svendite sono già partite. Solo che le promozioni vengono comunicate unicamente all’interno dei negozi e non sulle vetrine rispettando la normativa. Senza contare che le grandi catene hanno bisogno di pareggiare i prezzi nel negozio fisico con quelli proposti online dove i saldi, logicamente, sono già partiti. Risultato? Promozioni di fatto già iniziate ma azzoppate nel traino del marketing nazionale.

Situazione kafkiana

“Abbiamo fatto un giro d’orizzonte tra i nostri associati e altri negozianti e, di fatto, in almeno metà degli esercizi commerciali sono iniziate le promozioni” conferma la presidente Elena Bonaldi. “Questo genera una situazione kafkiana dove ufficialmente i saldi inizieranno il 19 luglio in Alto Adige ma per non rimanere al palo all’interno dei negozi sono già partiti. Il tutto senza godere liberamente del traino comunicativo della data nazionale. Senza contare che le catene e la grande distribuzione in generale hanno una potenza di fuoco che nessuno ha. Da giorni riceviamo messaggi, mail e spot sull’inizio delle svendite. L’ennesima occasione per chiedersi quale sia il motivo per scostarsi dal resto del Paese arrecando un danno e una scomodità ai nostri negozianti. Storture ampiamente previste peraltro”. In tutto questo chi rispetterà rigorosamente la data del 19 luglio rischia di essere preso in contropiede. “L’online è partito ovunque, gli altoatesini in vacanza trovano i saldi ovunque in Italia e anche nelle nostre città molti negozi già propongono promozioni all’interno. Attendere significa farsi superare in modo netto da tutti questi competitor. Chi può permetterselo in una situazione di scarsa liquidità per molti negozi? Si è generato un danno per tutti. Il prossimo anno chiediamo con forza che la Camera di Commercio allinei le date di inizio di saldi invernali e estivi a quelle nazionali”.

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