Le associazioni dei datori di lavoro HGV, hds, CNA-SHV, Confesercenti e lvh.apa prendono posizione sulle accuse dei sindacati e sottolineano il loro impegno sempre a favore del benessere dei lavoratori. In una dichiarazione congiunta, le confederazioni sottolineano il loro obiettivo comune: ovvero trovare soluzioni individuali e su misura per i diversi settori
Le organizzazioni imprenditoriali si sono sempre sedute al tavolo delle trattative con l’intento di venire incontro alle esigenze dei lavoratori. Oltre a sottoscrivere contratti collettivi nazionali che includono strumenti di sicurezza sociale completi ed efficaci, si sono cercarti e trovati accordi bilaterali, si è dato vita a fondi sanitari e previdenziali aggiuntivi ed è stata portata avanti la contrattazione collettiva territoriale con lo scopo di migliorare i parametri economici e normativi nazionali per adeguarsi alle specificità di regioni e province. Sono le aziende a farsi carico in gran parte dei costi di queste misure.
In collaborazione con i sindacati si stanno elaborando accordi quadro integrativi, che costituiranno la base per i futuri accordi settoriali. La struttura della contrattazione collettiva, che è uno dei principi cardine di governo dei rapporti di lavoro nel nostro Paese, impone infatti di rispettare un ordine gerarchico che va dai CCNL (nazionali) alle loro integrazioni territoriali, per arrivare agli accordi aziendali nelle grandi imprese. Solo così possono essere rispettate e tenute in doverosa considerazione le specificità di ogni settore e dei contratti di lavoro.
Le organizzazioni imprenditoriali ritengono che la richiesta dei sindacati di un accordo territoriale onnicomprensivo per tutti i settori con previsioni economiche generali non solo sia metodologicamente sbagliata, ma ignori anche le esigenze specifiche dei singoli accordi settoriali. Un approccio di questo tipo rischia di creare squilibri e iniquità nel trattamento dei lavoratori. Inoltre, molte aziende hanno già provveduto autonomamente ad adeguare i salari dei propri dipendenti.
A questo proposito, i massimi rappresentanti delle associazioni imprenditoriali lvh.apa, CNA-SHV, hds, Confesercenti e HGV sottolineano che non riescono a comprendere l’atteggiamento e le dichiarazioni dei sindacati di fare delle aziende l’unico capro espiatorio e di appellarsi alla politica provinciale per sbloccare la situazione. Le confederazioni imprenditoriali rinnovano il loro impegno per trovare soluzioni individuali per i lavoratori, in dialogo con i sindacati e in conformità con i contratti collettivi applicabili. Il benessere dei propri dipendenti è al centro delle decisioni di ogni impresa.