Convegno organizzato da Confesercenti in Camera di Commercio deificato proprio all’approccio etico verso l’Intelligenza Artificiale. Esperti concordi: “Usata con etica rappresenta un grande potenziale”
Il futuro è un’opportunità e non si può farsi immobilizzare dalla paura. Confesercenti ha organizzato un convegno dedicato all’Intelligenza Artificiale alla Camera di Commercio. Davanti a una platea gremita alcuni esperti si sono confrontati sulle nuove possibilità aperte dallo sviluppo tecnologico soffermandosi, in particolare, sugli aspetti etici. Con la moderazione della giornalista Alessia Galeotti si sono alternati sul palco i relatori con collegamento da remoto per Francesca Cecamore, membro dell’autorità garante per la protezione dei dati personali che ha fornito un’infarinatura generale sulle norme e sulle prossime sfide collegate alla privacy.
L’hub al Noi Techpark
Ovviamente anche il territorio altoatesino è interessato da questa rivoluzione e ci sono specifici soggetti incaricati di orientare e potenziare il mondo economico. “Attenzione – precisa Roberto Cavaliere, esperto di IA per il polo dedicato all’interno del Noi Techpark – perché ci sono molte aziende non tecnologiche che si stanno interessando all’intelligenza artificiale. In questo hub che abbiamo strutturato al Noi stiamo cercando di mettere assieme tutti gli operatori economici e le associazioni di categoria. Il primo approccio è quello dell’analisi e dell’orientamento delle opportunità per le singole aziende per poi procedere allo sviluppo di modelli di IA basati su dati liberamente accessibili o direttamente dell’azienda”.
L’IA affonda le sue radici, in realtà, in un bisogno storico dell’uomo. “Fin dal 1700 abbiamo il desiderio ancestrale di saper replicare l’intelligenza umana e i suoi meccanismi” spiega Alberto Guglielmi, CEO di Opticon Data Solutions. “Oggi dobbiamo porre attenzione a chi governa queste potenti elaborazioni dei dati. Se pensiamo che ci sono prestigiose università che devono rivolgersi ai colossi del tech per ottenere questa sintesi di informazioni allora capiamo che c’è uno spostamento pesante della mole del sapere verso i privati. Una tendenza che va chiaramente monitorata e regolata”.
La giustizia veloce e predittiva
Interessante l’intervento del procuratore generale della Corte d’Appello di Brescia Guido Rispoli che ha calato l’Intelligenza Artificiale nel campo della giustizia predittiva immaginandone le declinazioni future. “L’elaborazione del fatto dovrà rimanere a carico del magistrato che inserirà il dato ottenendo una sentenza anche di molte pagine con rapidità, uniformitá e preparazione. Ovviamente si tratterà di uno fotografia giuridica dell’esatto momento storico in cui si consulta. In questo modo, però, anche le imprese potranno farsi un’idea abbastanza precisa di quello che potrà accadere legalmente in caso di contenzioso. Una sorta di consulenza a tutto campo. Dal punto di vista etico l’unica parola che può fare la differenza è la trasparenza nel dirci come elabora e viene strutturato l’algoritmo. Certo, nel caso il magistrato sia pigro si rischia di affidarsi totalmente alla macchina. Teniamo conto, però, che già adesso questo può accadere con tempi più lunghi. Chi avrà voglia, invece, di trovare nuove strade potrà farlo comunque con il supporto della macchina”.
Lavoro e pmi? Potenzialità
C’è, inoltre, il mondo del lavoro con una riflessione affidata a Nadia Arnaboldi, vicepresidente di CEDPO. “L’avanzamento tecnologico è da sempre parte del lavoro ma fortunatamente non sono scomparsi i lavoratori. Esiste, però, un rischio che va interpretato e guidato. Proprio come avvenne nel ricambio generazionale agricolo con l’avvento delle macchine ecco che le nuove generazioni di lavoratori dovranno saper coniugare le tradizioni con le innovazioni portando nel futuro molte professioni. Si tratta di fare un upskills ragionato e utile delle proprie competenze”.
Chiusura del convegno affidata al Data Protection Officer bolzanino Andrea Repetto che ha coordinato tutti i lavori del convegno con grande attenzione al dettaglio. Nella sua relazione ha offerto una panoramica su consapevolezza e possibilità che l’intelligenza artificiale può aprire anche a livello locale. Specie e sopratutto se coordinata con un performante e corretto utilizzo dei dati a disposizione.