A Castel Mareccio a Bolzano la festa per i 50 anni di Confesercenti. Le nuove sfide della modernità e le storie di donne di talento al centro della celebrazione. Bonaldi: “L’economia è comunità. Vogliamo esserlo ogni momento”
L’economia è comunità. Confesercenti ha presentato il suo nuovo slogan nella prestigiosa cornice della Festa per i suoi 50 anni celebrata ieri a Castel Mareccio a Bolzano. Un momento di aggregazione con le massime autorità altoatesine ma anche quei dipendenti che, tutti i giorni, si caricano in spalla verso il futuro un’associazione di categoria che è da cinque decenni protagonista della vita sociale altoatesina. E non solo.
Ad aprire le porte del castello nelle vesti di padroni, per un giorno, della corte sono stati la presidente di Confesercenti Alto Adige Elena Bonaldi e il direttore Mirco Benetello. Ospite d’onore ma anche protagonista centrale la presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise. Una festa che è stata stilisticamente elegante con particolari studiati come un nuovo logo celebrativo, un cocktail verde e una delicata confezione di caffè “brandizzata” Confesercenti e lasciata agli ospiti come ricordo. È stata la festa della delicatezza dei tocchi sulle corde dell’arpa delle giovanissime Elena Benetello e Giulia Platter o della voce di Greta Marcolongo. È stata, però, anche la festa della concretezza di una storia solida che deve dare armi e convinzione per affrontare un futuro di sfide: dal commercio digitale galoppante alla necessità di sostenere con forza e bellezza i negozi di quartiere. Così come realtà e non più futuro deve essere il ruolo delle donne con talento e caparbietà. Tema valorizzata con una tavola rotonda che ha visto protagoniste Manuela Defant e le stesse De Luise e Marcolongo intervistate da Chiara Sartori.
“Ci saremo sempre per vivere tutti meglio”
“Abbiamo voluto un momento di celebrazione del passato ma anche di innovazione. Usare la strada percorsa sino a qui per gettarci con entusiasmo verso i prossimi anni dove ci sanno decisioni difficili e sfide delicate da affrontare” spiega Bonaldi. “Il commercio digitale, per esempio, si combatte con la qualità e la preparazione che mettiamo a disposizione dei nostri associati. Una grande differenza, poi, la fanno i servizi e la capacità che abbiamo di essere socialità”. “La comunità siamo noi – le fa eco De Luise – perché noi siamo la gente, noi siamo l’economia di prossimità e noi ci saremo sempre. Siamo una componente centrale di tutti i sistemi: economici, sociali e del turismo. Siamo orgogliosi di essere questo e fieri di essere un’associazione capace di mettere in primo piano il ruolo delle donne in un contesto corretto. Quello della parità e della valorizzazione assoluta del merito. Vivere tutti connessi valorizzando le capacità di ogni singolo e di ogni segmento della società è ciò che ci permette di vivere meglio. Tutti”. Sulle donne torna il palleggio tra le presidenti. “È un tema che va trattato con la giusta misura – riprende Bonaldi – pernon scadere in banalità. L’obiettivo è quello di una sempre più decisa affermazione della normalità delle donne anche in mondi prima poco accessibili come l’economia, la finanza o i vertici presidenziali delle associazioni di categoria. Spesso mi viene chiesto cosa significhi essere presidente donna ma posso dire che, talvolta, è molto più complicato essere commerciante donna in termini di conciliabilità. Lavoriamo perché, in futuro, le notizie siano solo relative a ciò che le presidenti fanno nell’esercizio delle loro funzioni e non per il loro essere donne. Siamo sulla buona strada”.
Kompatscher: “Netti e preziosi”
Sul palco anche i discorsi del presidente Arno Kompatscher e l’assessora comunale Johanna Ramoser a chiudere una prima parte dove la direttrice dell’Azienda di Soggiorno di Bolzano Roberta Agosti ha percorso con affetto le tappe principali dei 50 anni di Confesercenti. “Per l’amministrazione contare su qualcuno – spiega il Landeshauptmann – che è sempre capace di proporsi come valido interlocutore è importante. Confesercenti è questo: talvolta netta nelle trattative ma sempre chiara nelle sue esigenze”. Concetto simile per Ramoser. “Il Comune può solo ringraziare di avere un’associazione di categoria così presente, attenta e precisa al suo fianco”.
La Tavola Rotonda e una misura per le mamme
Spazio, infine, durante la tavola rotonda, ad una misura di sostegno alle imprenditrici neo mamme licenziata dalla giunta provinciale e curata, nella sua applicazione, dalla Ripartizione Economia della Provincia di Bolzano diretta da Manuela Defant. “Le donne imprenditrici che vanno in maternità – illustra – ricevono un contributo provinciale a copertura, parziale o totale, della spesa sostenuta per una persona sostitutiva. È un modo per venire incontro in modo concreto alle donne che non godono delle misure previste per i dipendenti pubblici o privati. Un passo concreto verso una vera conciliabilità della vita professionale e famigliare”. Perché è sempre lì che si abbraccia tutta la comunità: tra la casa e la strada.