Ristorazione, giù l’inflazione: “Forse a febbraio un calo dei prezzi”

Casa al Torchio

I dati nazionali indicano un’inflazione in frenata nel settore della ristorazione. A Bolzano ancora i prezzi all’acquisto di materie prime non calano (complice il Natale) ma la speranza è che a febbraio ci sia la svolta

Frena l’inflazione nel settore della ristorazione e anche Bolzano respira. I dati  nazionali di FIPE riportano una crescita del +4,7% a ottobre rispetto al +5,1% del mese precedente. A incidere in modo positivo è il calo dei costi dell’energia dopo le fiammate del 2022. Frenata anche nel segmento bar dove l’inflazione è al +4% oscillando tra i +4,9% dei prodotti di pasticceria e i +4,3% degli snack. Prendendo solo ristoranti tradizionali e pizzerie si ottiene un valore tra il +4,3% e il +4,6%. Aumento importante, invece, nel segmento delivery: +7,6% rispetto al 2022. Qui la spiegazione è anche legata al comportamento sociale con un ottobre caldo che ha spinto molte persone a consumare i pasti direttamente nei ristoranti. Di conseguenza le piattaforme incontrano un calo della domanda e tendono ad alzare i prezzi. 

E a Bolzano?

Una panoramica che trova un discreto riscontro anche tra i ristoratori bolzanini come conferma Ivan Waldner, referente di Confesercenti per la categoria e titolare de “La Casa al Torchio” di via Museo. “Effettivamente c’è stato un rallentamento dell’inflazione all’acquisto di materie prime ma qualcosa sta tornando a crescere in vista del Natale come, d’altronde, è sempre stato”. I riflessi concreti, però, sono abbastanza contenuti. “Una cosa è certa: nessun prezzo è calato così come ci sono davvero poche offerte. Si registra qualche tentativo su prodotti pilota che, però, per la ristorazione hanno un impatto di poco conto. L’auspicio è che a febbraio cambi davvero tutto permettendoci di calare a nostra volta il prezzo al cliente finale”. 

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